I moderni virtual tour hanno subito un notevole innalzamento della loro qualità globale grazie, non solo alle sempre migliori e più specifiche tecniche fotografiche introdotte, quanto ad una sempre più spiccata interazione con il contesto all'interno del quale si collocano.
Attraverso anche l'utilizzo dei visori VR (da quelli in cartone a quelli in plastica) e con l'inserimento, all'interno dei virtual tour, di hotspots, pulsanti call to action, didascalie informative, file audio e video, fotografie aeree con droni, suoni e rumori di sottofondo ecc. si è passati da una mera "visualizzazione" ad un pieno "coinvolgimento emozionale" dell'utilizzatore/visitatore ottenendo, in poche parole, un significativo incremento del potenziale del virtual tour stesso.
Questi virtual tour, "navigabili" sia con visore VR che senza e che mi piace indicare come "advanced", si collocano, automaticamente, su un piano assai diverso rispetto all'entry level di Google, permettendo così di interagire in modo profondo e completo con il contesto nel quale sono realizzati.
I progetti che nascono attraverso l'utilizzo di un advanced virtual tour sono pressochè finalizzati a divulgare, in modo massivo e capillare, le tipicità di un territorio utilizzando prevalentemente immagini a 360° ma anche video, foto statiche, riprese aeree, audio e rumori di sottofondo ecc. che restituiscono al fruitore non solo l’impressione di trovarsi dentro la scena, dentro i vicoli, gli stretti passaggi, i percorsi naturalistici, le Chiese, i monumenti, i palazzi storici ecc. ma di apprezzarne anche le descrizioni, la storia, le caratteristiche, i colori ecc.
I principali clienti di questi imponenti virtual tour sono, generalmente, le amministrazioni comunali, le fondazioni, le associazioni, le pro-loco, i GAL, i musei ed in genere tutti quei sodalizi che traggono linfa vitale dalla divulgazione turistica del bene-territorio nel quale operano.